L’ARTE DEL LAVORO

1 Maggio 2020

L’ARTE DEL LAVORO

Robot: questa parola fu usata per la prima volta agli inizi del XX secolo da un drammaturgo ceco, Karel Čapek, per denominare gli esseri artificiali di una fabbrica.

La parola Robot deriva proprio dalla parola ceca Robota ossia “lavoro duro”.

Il robot non parla, non canta.
Il robot lavora. Sempre.
Quando serve viene acceso.
Quando non serve è spento.
Per un giorno soltanto viene illuso di non essere schiavo.
Poi tutto il resto dell’anno è solo duro lavoro.

Io non voglio che per 364 giorni all’anno i lavoratori siano Robot e oggi e solo oggi sia la loro, la mia, la nostra Festa.

Perché celebrare il Lavoro significa rendergli omaggio, oggi e domani.

Grazie a chi è morto nel suo Lavoro.

Grazie a chi è morto per il suo Lavoro.

Grazie a chi è morto perché io potessi lavorare ancora.

Essere Artisti significa rendere tangibile il Lavoro dell’anima.

Buon primo maggio.
MTB